fbpx

Bonus110+

Condomini, villette e 110%: scatta il doppio countdown

31 Agosto 2023

Tra settembre e dicembre gli sconti fiscali al 90% e al 110% andranno in pensione (salvo proroghe). Dal 2024 si passerà al 70% per gli edifici condominiali. Garanzie dalla delega, spiraglio dal nuovo Pnrr

Condomini e villette all’ultima volata. Poi, il superbonus entrerà in una nuova fase, dai contorni ancora in qualche modo incerti, ma nella quale i livelli di agevolazione ai quali i contribuenti si sono abituati a partire da luglio del 2020 sembrano destinati a saltare.Un riepilogo del calendario aiuta a mettere a fuoco la situazione. Il 30 settembre, tra due mesi esatti, scadrà il termine per le villette e le abitazioni unifamiliari indipendenti che vogliano sfruttare l’ultima finestra disponibile per portare le spese al 110 per cento. Si tratta di immobili che già al 30 settembre 2022 dovevano avere raggiunto un avanzamento pari almeno al 30% dei cantieri. Quindi, sono opere aperte da molto tempo, per le quali è arrivato il momento di effettuare gli ultimi bonifici e chiudere i lavori.D’altronde, i dati aggregati di Enea dicono che, ormai, per questi immobili gli investimenti asseverati sono pochissimi: siamo nell’ordine di 200 milioni di euro al mese, quando a inizio anno si viaggiava almeno al ritmo di un miliardo ogni 30 giorni. Segno che la loro corsa si sta già esaurendo. E che, allo stesso tempo, l’altra forma di sconto disponibile per le villette non ha dato risultati significativi. Fino al 31 dicembre, infatti, i lavori avviati nel 2023 su villette e unifamiliari possono ottenere un superbonus al 90% (disegnato dal Governo alla fine dello scorso anno), a condizione che rispettino alcuni requisiti: tra gli altri, è possibile intervenire solo sull’abitazione principale e solo per chi abbia un reddito non superiore a 15mila euro, calcolato in base al quoziente familiare.

Questa chance, dicono sempre i numeri di Enea, è stata poco utilizzata nel corso di quest’anno. Ma non sarà più disponibile dal prossimo, quando il superbonus per questi immobili non dovrebbe essere riproposto. Non è la sola strada che si chiuderà a fine anno. Se, in base alla normativa vigente, per le villette il superbonus non sarà più disponibile nel 2024, per i condomini sarà accessibile in versione depotenziata, al 70 per cento. Bisogna ricordare che, attualmente, esistono due diverse situazioni per i lavori condominiali. Ci sono condomini che hanno avviato le opere dopo la stretta di novembre 2022: per loro c’è uno sconto al 90% nel 2023. E ci sono condomini che, invece, sono riusciti a sfruttare le deroghe messe a disposizione dal decreto Aiuti quater (Dl n. 176/2022): per loro c’è il 110% anche quest’anno, ma solo fino al 31 dicembre. In entrambi i casi, comunque, l’imperativo è affrettarsi, perché il termine per i bonifici è fissato a fine anno. È probabile che si verifichi spesso la situazione che già abbiamo visto ripetersi in questi anni, in corrispondenza di scadenze simili. Si cercherà di anticipare i pagamenti per congelare lo sconto, anche prima dell’esecuzione dei lavori. È una strada ammessa (e conveniente) in termini fiscali, ma che lascia spazi a contenziosi con le imprese esecutrici. Con il superbonus 2024, comunque, si passerà al 70 per cento.

Una percentuale che vale anche per le case popolari, a partire dal prossimo anno, in caso di ristrutturazioni di edifici condominiali: per gli ex Iacp il 110% sarà disponibile fino alla fine dell’anno, ma solo a condizione che entro il 30 giugno l’avanzamento del cantiere fosse almeno a quota 60% (circolare 13/E delle Entrate).Resta, poi, sullo sfondo il tema delle proroghe, che potrebbe essere reso più urgente dai danni provocati in queste settimane dal maltempo. Dall’Ance è già arrivata la richiesta di portare in avanti il termine di fine anno, per i lavori condominiali. In questo modo, non ci sarebbe una riapertura della finestra disponibile per il 110%, ma solo una coda più lunga per i condomini che hanno già avviato le opere. Il motivo di questo allungamento è da ricercare nelle frenate che le regole sui crediti fiscali hanno portato in questi mesi. Ma c’è chi chiede un rinvio per il termine del 30 settembre per villette.La decisione è attesa con la prossima legge di Bilancio. Anche se su un eventuale rinvio pesano le coperture. I soldi a disposizione saranno pochi e potrebbero bastare appena per una leggera rimodulazione del superbonus dal prossimo anno. Su questo quadro pesano due ulteriori elementi. Da un lato la delega fiscale, approvata venerdì in commissione Finanze al Senato ha posto gli incentivi finalizzati all’efficientamento energetico fra quelli meritevoli di tutela. Dall’altro la revisione del Pnrr ha previsto nuovi fondi per un superbonus al 100% destinato, però, solo a chi ha redditi medio-bassi.

(Fonte: ilsole24ore.com)